Tommaso Cascella nasce a Roma nel 1951.
La pittura e la scultura sono per lui linguaggi naturali.
La sua pittura è incline a una trasposizione tridimensionale, in simbiosi con la sua scultura in bronzo. Le intense composizioni cromatiche di Cascella sono vere e proprie architetture costellate di simboli, quasi un alfabeto alchemico carico di significati universali.
Pittura e scultura vengono trattate con la volontà di contaminare la vista con il tatto, la superficie liscia del colore con una stratificazione di gesti e segni, il piano ideale della pittura con vistosi inserti materici.
I titoli delle opere sono spesso presi in prestito da poesia e letteratura, a testimoniare una profonda passione per i libri – Cascella si è infatti anche occupato di una casa editrice e di una stamperia d’arte.
La sua prima mostra personale è allestita alla Galleria di Luigi De Ambrogi a Milano nel 1985.
Scrive Silvia Evangelisti:
.. Emozione contenuta e quasi segreta di un'immagine fantasticata: le opere pittoriche e plastiche di Tommaso Cascella, paiono vivere in una dimensione straniata, spazio memoria colore e forma come sospesi, eppure concreta e reale, quasi tattile; una dimensione che, pur non ricalcando le forme della realtà, le interpreta e le rigenera attraverso la pura sensibilità poetica. Magia del colore. Un grande artista francese, pittore di luce e straordinaria armonia cromatica, ha detto che "è per il colore che io esisto"; con una lieve mutazione, guardando i dipinti di Tommaso Cascella si potrebbe dire: "è per il colore che la pittura esiste".
Silvia Evangelisti
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