Giosetta Fioroni
Nata a Roma nel 1932 in una famiglia di artisti, frequenta l’Accademia di Belle Arti dove incontra Toti Scialoja che avrà un ruolo importante nel suo futuro di artista. Dal 1959 al 1963 vive a Parigi, ma rientra nella Capitale dove entra a far parte di un movimento in seguito definito Scuola di Piazza del Popolo, insieme a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, Fabio Mauri, Giuseppe Uncini. Con alcuni di loro partecipa alla Biennale di Venezia del 1964. Questi artisti espongono spesso alla galleria Tartaruga di Plinio De Martiis a Roma, punto di riferimento per molti artisti italiani e internazionali, tra cui ricordiamo Cy Twombly, e dove nel 1968 Giosetta inaugura il Teatro delle Mostre con la performance La Spia Ottica. Sono di questo periodo le prime esperienze con la macchina da presa e la fotografia e i suoi “giocattoli per adulti”, ovvero i Teatrini. Trascorre gli anni Settanta a Salgareda, in Veneto, con il suo compagno, lo scrittore Goffredo Parise. Espone, tra gli anni Settanta e Ottanta, alla Galleria Naviglio di Milano, Lucio Amelio a Napoli, De’ Foscherari a Bologna, Dell’Oca a Roma, Mazzoli a Modena, Corraini a Mantova, Studio Bernabò a Venezia. Nel 1970 la galleria Tartaruga di Roma presenta una personale dal titolo Laguna: nascono i Paesaggi d’argento. Nel 1993 Achille Bonito Oliva la invita alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1995 per la mostra Percorsi del gusto. In questi anni, presso la bottega Gatti di Faenza, inizia a produrre sculture in ceramica, realizzando diversi cicli di opere: i Teatrini, le Case, le Scatole magiche, le Formelle, i Vestiti. Nel 2013 il Drawing Center di New York le dedica l’antologica Giosetta Fioroni. L’argento, curata da Claire Gilman. Nel 2015 il Centre Pompidou di Parigi acquisisce una sua opera, una tela del ciclo degli Argenti degli anni sessanta intitolata Gli occhiali.
fonte Artslife